sabato 23 dicembre 2023

Esperienze Erasmus.

 L’Archimede a Vienna con il progetto Erasmus “Arts for Climate Change”

Il workshop “Art in classroom”, svoltosi a Vienna dal 4 all’8 dicembre 2023, ha inaugurato la prima mobilità del progetto Erasmus “Arts for Climate Change” che si articolerà in altri tre incontri tra gli istituti e le organizzazioni partecipanti in Croazia, Turchia e Italia tra il 2024 e il 2025.

Il progetto durerà infatti quasi un anno e mezzo e si concluderà a Modica, dove l’ente coordinatore, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Archimede” chiuderà i lavori e raccoglierà i risultati ottenuti mettendo al centro una tematica di forte attualità e di capitale importanza anche nei decenni che verranno. Qual è e quale sarà il contributo che l’arte può dare nella lotta dell’umanità contro il cambiamento climatico? Cosa può fare la scuola per utilizzare la massima forma di espressione dell’uomo, l’arte, nelle sue più diverse forme, dalla pittura alla musica, dall’architettura alla scultura?

Nel primo incontro nella capitale austriaca, i rappresentanti degli istituti e delle organizzazioni partecipanti hanno dato il via a questo percorso che cercherà di dare delle risposte e di fornire delle proposte concrete. In rappresentanza dell’Istituto Archimede sono partiti i professori Giovanni Marotta e Marco Di Natale, i quali hanno partecipato al workshop che è stato contemporaneamente un momento di confronto, di apprendimento e di scoperta. Il corso è stato organizzato dall’associazione culturale IRARU che è gestita da un team proveniente dall’America latina con sede a Vienna ed è stato tenuto da esperti dell’ambito artistico quali musicisti professionisti (anche dell’Università di Vienna), linguisti, docenti di pittura e architetti, il cui compito è stato accompagnare i professori partecipanti a riscoprire il proprio lato artistico perduto, talvolta smarrito dagli anni dell’infanzia.
L’arte è stata, come da programma, al centro delle lezioni del workshop, articolate tra la mattina e la prima parte del pomeriggio. Oltre alle attività in aula, gli organizzatori del soggiorno viennese dell’IRARU hanno previsto delle uscite didattiche tra cui le interessanti visite al museo della musica e al MOMUK, il museo d’arte moderna e contemporanea. Entrambi si trovano nel quartiere dei musei, nel cuore di Vienna, un’area tra le più interessanti d’Europa per concentrazione di opere di ogni periodo storico e corrente artistica. Musica e arte pittorica e figurativa sono state le protagoniste delle giornate in aula, sempre interconnesse tra loro. Apprese le nozioni fondamentali del ritmo con un approccio non formale e realizzati alcuni documenti sonori con strumenti di tipo rudimentale, i docenti si sono cimentati nella realizzazione di alcuni manufatti artistici, nonostante le comprensibili remore iniziali dovute al proprio diverso background professionale che apparentemente poco sembrava avere a che fare con l’arte, sempre sotto la guida scrupolosa dei professionisti del settore chiamati a condurre ogni singola operazione con pazienza e attenzione per esprimere e riscoprire il piccolo artista nascosto dentro ognuno di noi. L’ultimo giorno, la “mostra artistica” concepita e realizzata gradualmente, passo dopo passo, aveva preso forma tra gli occhi increduli dei partecipanti che mai avrebbero immaginato, solo pochi giorni prima, di poter realizzare acquarelli, disegni astratti e piccoli oggetti “artistici” legati al cambiamento climatico.

Nel complesso, il workshop ha proprio cercato di dimostrare come sia possibile impiegare il lato artistico presente in ogni individuo, anche in chi non crede di possederlo, per accompagnare molteplici discipline nel loro processo di apprendimento, al fine di favorirle, implementarle e potenziarle. Ma soprattutto risulta uno strumento preziosissimo per la tematica che è al centro del progetto, ovvero il cambiamento climatico, che è e sarà, come deve essere, il principale argomento di attualità su cui concentrare l’attenzione attualmente e nei prossimi anni, in tutte le materie e non soltanto in quelle che più si prestano allo studio degli stravolgimenti climatici, come ad esempio le scienze o la geografia. I partecipanti hanno potuto sperimentare su loro stessi cosa significa apprendere attraverso la musica e le altre forme di espressione artistica e certamente potranno attuare molte di queste strategie nella loro attività didattica quotidiana in classe. Questo progetto, che abbraccia arte e ambiente, non poteva non cominciare in una delle maggiori capitali artistiche mondiali quali Vienna, una città dal fascino senza tempo che si è fatta trovare dai professori Marotta e Di Natale col suo vestito migliore, l’abito bianco invernale che è solita indossare durante i giorni di neve del periodo natalizio, presentando le eleganti luminarie e ospitando, tra le sue piazze del centro, i caratteristici mercatini di Natale che riscaldano l’animo dei viennesi in vista del periodo più vivace e festoso dell’anno. Da una città d’arte all’altra, il progetto attraverserà la Croazia, farà tappa a Istanbul, la storica porta tra Oriente e Occidente, e si concluderà nella nostra Modica, una delle città simbolo del barocco siciliano patrimonio dell’Unesco, con l’Istituto Archimede che, con i suoi oltre 150 anni di storia, accoglierà i partecipanti europei nel gennaio del 2025.

                                                                                                                Prof. Di Natale Marco