martedì 9 aprile 2024

Scelte d'amore

Il diritto di non accontentarsi

Nella storia, episodi di scontri per amore si sono sempre verificati. Nel passato, il matrimonio era solamente un contratto d’affari stipulato tra le famiglie degli sposi. Questi matrimoni servivano per procurare ricchezza e capitale alle famiglie, per far crescere il loro prestigio. Questa tipologia di matrimonio veniva utilizzata soprattutto dalle famiglie reali, che avevano un'enorme responsabilità: proteggere il loro potere. Spesso i matrimoni avvenivano addirittura in famiglia, si sposavano tra parenti. Oggi abbiamo esempi di discendenti di famiglie reali, negli stati monarchici, come l’Inghilterra, con la casata dei Windsor, ma anche negli Stati Scandinavi e in  Spagna. Anche in Sicilia, fino a qualche tempo fa, il matrimonio tra cugini era considerato normale. La Sicilia, data la sua evidente posizione di povertà e di arretratezza rispetto al Nord Italia industrializzato, fino a qualche decennio fa praticava matrimoni per affari, cioè a scopo di lucro o addirittura combinati. La campagna in Sicilia rappresentava la maggiore fonte di guadagno. Le famiglie più povere facevano sposare le figlie con uomini ricchi, cioè che possedevano molte proprietà. I matrimoni forzati o combinati, non erano mai felici, a volte si poteva avere la fortuna di trovare un brav'uomo e riuscire ad essere felici lo stesso, ma spesso non era così soprattutto per le donne. I nonni materni di una mia conoscente furono costretti a sposarsi e a vivere un matrimonio infelice, non si amavano, eppure erano costretti a stare insieme. All’epoca il divorzio non era contemplato, perciò la donna, in questo caso la nonna di una mia conoscente, visse nel suo inferno personale. Stava così male che non riuscì neanche ad essere felice per i suoi figli, in quanto le ricordavano sempre più le sue sofferenze. Ogni gravidanza veniva vissuta con malessere e disprezzo, di sé stessa e della nuova vita. Il lieto fine di queste famiglie è molto triste, perché nessuno dei due ha avuto il coraggio di fare una scelta. Persone ignave che hanno preferito non scegliere mai, accontentarsi per sempre della loro stessa infelicità ed essere sempre vittime di loro stessi essendo artefici del loro destino. Quale pena più grave dell’inferno si meriterebbero? La loro vita lo è già stata… Fortunatamente in passato si contrapponevano anche alcuni casi che rappresentano le eccezioni. Fuggire per Amore. Andare contro le famiglie, valore fondamentale per la mentalità di quell’epoca, e sposarsi con la persona amata. Questa scelta portava le donne al disconoscimento del loro cognome e dalle loro famiglie, a disconoscere la loro provenienza identificandosi solo con quello del marito. Donne coraggiose nel passato ci sono state. Compiendo la scelta di Amare per scelta e non per imposizione. Nel mio piccolo paese sono state girate un paio di anni fa delle interviste rilasciate su YouTube della Rai, riguardo le “Fuitine”, cioè l’atto di fuggire dalla propria casa e dalla propria famiglia per il desiderio di sposare la persona amata. Le donne prendevano queste scelte drastiche perché a quei tempi la donna non aveva il diritto di esprimere la sua opinione, non si dava neanche valore e perciò non veniva ascoltata. A decidere per la donna vi era prima il padre, e dopo con il matrimonio, il marito. Spesso le famiglie non approvavano perché erano rivali, non vedevano di buon occhio tali matrimoni o semplicemente perché la scelta della sposa andava in contrasto con il volere dei genitori. La “Fuitina” si può considerare anche una sorta di emancipazione della donna di quei tempi. Lottare per le proprie scelte e le proprie opinioni. Lottare per sé stesse. Secondo me sposarsi per Amore, o per scelta dovrebbe essere un diritto di tutti. Tutti dovrebbero avere la libertà di scegliere chi amare o con chi stare e nessuno dovrebbe imporsi nella vita personale degli altri. L'amore è un diritto e una libertà. E non bisogna mai accontentarsi. 


Giunta Maria Grazia 4T1