Riflessioni...

Lottare, resistere, urlare.

disegno di Falco S.

Lottare. Resistere. Urlare. Queste sono le tre parole che simboleggiano il dolore, lo sforzo di uscire da un’oppressione per ottenere la libertà. Il 25 novembre è una giornata in cui si ricorda quanto sia importante contrastare la violenza di genere, numerose sono le iniziative che mirano a marcare l’odio verso la violenza, ricordarne le vittime, ricordare il valore di certi gesti di condanna ed evidenziare il duro prezzo che molte donne hanno pagato per questi atti di ribellione.

Lo scopo sarebbe quello di valorizzare la vita, ormai diventata un puntino insignificante nel cielo della scura notte, esistenza preziosa che invece dovrebbe brillare in ogni momento.

Certi momenti si capisce il bello dell’essere umano, c'è colui che ascolta, si coalizza e protegge, scende tra le strade, prende il cammino, con le braccia al cielo, il cuore in gola, sente il brivido strisciare per la schiena e grida un no deciso tra le strade, c'è chi fa tutto questo e comprende che la morte e la violenza sono un fallimento, non un traguardo, ma purtroppo questi sentimenti non sono condivisi da tutti. 

C'è chi dentro di sè ha altro..

Penso a tutte le donne uccise che hanno più volte chiesto aiuto, ma che sono state sempre ignorate. Penso alle manipolazioni di un essere umano, il modo con cui si soffoca la debolezza per avere qualcosa di tangibile con cui divertirsi. Penso all’amore falso che si trasforma in odio, in violenza fisica e psicologica, e ti ritrovi alla fine del tuo equilibrio, dove una scelta sbagliata ti spezza fino a costarti la vita, diventi una rosa sfiorita con uno stelo sanguinante, spezzato da un sogno infranto.  

Adesso, ho capito che quelle tre parole “Lottare-Resistere-Urlare” non sono nulla, se prima non cambi qualcosa di te stesso, qualcosa che ti spinge poi a capirne il vero significato fino in fondo al cuore. Ognuno di noi dovrebbe fare questo cambiamento interiore prima di gridare davvero il no che vogliamo.

Falco Stefano 3ITC2