Eravamo, siamo, saremo.
Restano sospesi nel tempo, come un libro che non hai mai smesso davvero di leggere, anche se per un po’ è rimasto chiuso sul comodino.
Ci si incontra quando non si è ancora pronti, ci si perde quando tutto sembra perfetto, ma poi in qualche modo ci si ritrova sempre. Magari dopo anni, dopo strade completamente diverse, dopo aver imparato a vivere senza.
Ma basta uno sguardo, una parola, e il cuore riconosce quello che non ha mai dimenticato.
Forse è questa la parte più misteriosa dell’amore:
non è detto che due persone debbano camminare sempre insieme, ma ci sono legami che resistono al tempo, alle distanze, alle vite nuove.
È come se da qualche parte, restasse un filo invisibile che non si spezza mai del tutto.
Eravamo, un tempo, due persone che si cercavano.
Siamo, oggi, due storie che si sfiorano ancora, anche solo nei ricordi.
E chissà cosa saremo un giorno;
magari di nuovo un “noi”, o forse solo due sorrisi che si incrociano, sapendo che in un’altra vita si erano già trovati.
Perché l’amore vero è quello che resta anche quando tutto cambia.
Perché certe cose non le scordi.
Perché certi amori sono destinati a restare.
E allora mi chiedo in continuazione, può un cuore riconoscere sempre la stessa persona perché il loro legame è una promessa autentica che il tempo mantiene?
Giuliana Cappello 4itc3
"Amore in confusione"
