Una virtù fragile e indispensabile.
La classe 4 CA porta il suo contributo di riflessione a quello che dovrebbe diventare un dibattito pubblico serio e responsabile in riferimento ai due conflitti che stanno martoriando intere popolazioni da troppo tempo nel cuore del cosiddetto mondo civile.
Anche tra le rovine, anche in mezzo alle macerie, restano comunque tracce di umanità, per cui la speranza trova sempre il modo di riprendere il volo.
Il sottile filo della speranza è più resistente dell’acciaio, esso può sopportare l’enorme peso della sofferenza ingiusta del mondo e mantenere il contatto con la parte migliore che si trova nel cuore di ogni uomo di buona volontà.
Forte è la vita, le armi della prepotenza, dell’intolleranza e dello sfruttamento ne possono soffocare la voce, ma non potranno mai spegnere il fuoco della sua anima.
Non è solo la loro libertà ad essere negata, anche la nostra sarà minacciata! Non è soltanto la loro vita ad essere schiacciata, è anche la nostra ad essere in pericolo! Siamo a rischio di perdere il senso della nostra umanità.
E’ imperdonabile consegnare un futuro così compromesso alle nuove generazioni! Che ricordo lasceremo? Quale eredità daremo? La stupida violenza che abbiamo scatenato non ha giustificazione. Civiltà significa distinguersi nella distruzione e non nel creare?
La speranza è una virtù fragile e indispensabile, è un desiderio insopprimibile, un diritto inalienabile: un palloncino rosso in mano ad un bambino che cammina tra le macerie e all’ombra della guerra.
Classe 4 CA
