L’Istituto Archimede apre le
porte del suo Polo Museale
Partecipazione molto sentita
lo scorso 18 maggio alla Festa europea dei musei a cui ha partecipato anche
l’Istituto Archimede di Modica. Nata come iniziativa per promuovere le aperture
serali dei musei in Francia, ha coinvolto negli ultimi anni vari paesi europei e
non solo i grandi musei.
Il dirigente scolastico prof. Rosolino Balistrieri,
invitato ad intervenire alla conferenza stampa tenutasi il 16 maggio scorso, ha
aderito, su proposta dell’assessore Maria Monisteri, all’iniziativa che ha visto
il coinvolgimento di ben undici tra associazioni culturali ed istituti
scolastici del territorio di Modica. In questa occasione è stata aperta al
pubblico la Biblioteca storica dell’Istituto Archimede che conserva e custodisce
volumi antichissimi di Campailla, Newton, Winckelmann, Quintino Sella, Mongitore,
la raccolta di pubblicazioni archeologiche del marchese De Gregori e una
splendida collezione di foto dei fratelli Alinari. Si sono rese fruibili anche le
collezioni naturalistiche che hanno rappresentato in passato una grande
risorsa per la divulgazione della cultura scientifica nel territorio.
La serata, alla quale ha dato il proprio fondamentale contributo il professore Giorgio Rizza, è
stata magistralmente organizzata dalla professoressa Caterina Lo Verde, docente
di storia dell’arte dell’Istituto, che è riuscita a coinvolgere un gran numero
di alunni, ciascuno con il compito di guidare e accompagnare i visitatori nelle
varie sezioni della visita. Alcuni alunni si sono occupati dell’accoglienza,
altri, guidati dalla prof.ssa Claudia Vindigni, della sezione relativa alle attività svolte in Erasmus+ negli ultimi due
anni, altri ancora hanno
descritto nei particolari le immagini legate ad una mostra fotografica, curata
in particolare dalle
professoresse Tiziana Occhipinti, Giulia Cavalieri ed Emanuela Selvagio del
corso di grafica e comunicazione, in cui si parla di Europa e di quello che
l’Europa rappresenta oggi agli occhi degli alunni. Dopo, i visitatori sono stati
accompagnati in Biblioteca. Qui hanno potuto ammirare alcune tra le più
antiche pubblicazioni prima menzionate, la cui esposizione è stata curata
personalmente dalla professoressa Patrizia Girgenti, e foto storiche relative
al Palazzo degli studi, antica sede dell’Istituto. Sempre in biblioteca è stato
organizzato un momento di lettura di brani in prosa e poesia, scritti dall’alunna
della classe IIA1 Maria Virginia Consales, giovane poetessa e scrittrice, che
proprio quest’anno ha ricevuto il Premio Sicilia per la sua raccolta dal titolo
“Crederci”, presentata anche al Salone del libro di Milano. Subito dopo la pausa
in Biblioteca i visitatori hanno potuto continuare la visita presso il museo di
scienze naturali dove le collezioni ornitologiche sono numericamente più
rappresentate, ma dove sono custodite anche numerose specie di animali, tutte
ben conservate in apposite teche. È stata possibile inoltre la fruizione di
tutte quelle strumentazioni antiche che testimoniano la storia dell’Istituto,
lunga ormai più di 150 anni: guidati dalla professoressa Carmela Vaccaro gli alunni hanno illustrato antichi strumenti topografici e geodetici, apparecchiature di laboratorio, e
ancora un Telegrafo, un Fonografo della fine dell’Ottocento, e una
lanterna magica alimentata a candela, antenato del proiettore di diapositive,
già comunque ampiamente superato. Non si poteva concludere la visita, senza
conoscere la moderna redazione del giornalino Eureka allocata presso il
laboratorio multimediale più moderno dell’Istituto, un laboratorio fornito di numerosi
tablet e due schermi da 55 pollici. Qui gli alunni si incontrano e da qui
organizzano il loro lavoro di giornalisti in erba. Guidati dalla professoressa
Giusy Sparacino, hanno descritto ai
visitatori in che cosa consiste il loro lavoro e quali sono state le attività
condotte negli ultimi anni. La visita ai locali dell’Istituto è stata garantita
anche e soprattutto dai Collaboratori e
dagli Assistenti Tecnici dell’Istituto che hanno permesso con la loro
presenza e il loro lavoro, il regolare svolgimento di tale iniziativa. Si ringraziano
tutte le persone che a vario titolo hanno collaborato e soprattutto gli alunni
che con il loro entusiasmo hanno guidato i visitatori alla scoperta dei tesori
custoditi all’interno dell’Istituto. Anche se fuori dal circuito principale dei
musei aperti in orario notturno, l’Archimede ha comunque fatto registrare un
certo numero di presenze e questo incoraggia gli organizzatori ad andare
avanti, sperando che durante una prossima edizione si possa maggiormente
promuovere la visita di questo Istituto che, per la sua storia, si può
considerare la vera e unica pietra miliare dell’istruzione nel territorio di Modica: un'Istituto
in cui antico e moderno si mescolano e si fondono senza soluzione di
continuità.
Prof.ssa Claudia Vindigni