martedì 26 gennaio 2021

Dante ci insegna ad Amare, a vivere, a lottare e a sognare ad occhi aperti

2021, 700 anni dalla morte di Dante Alighieri



Realizzato da Alessia Micieli

Nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte di uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana, Dante Alighieri, conosciuto anche come colui che fece il viaggio più bello della storia, colui che condannò i vivi alle sofferenze dell’inferno, mise tra le anime purganti anche dei suoi più cari amici come Guido Guinizzelli, ma non solo, Dante innalzò l’essere umano al culmine dell’animo stesso, ponendo alla fine della “Divina Commedia” il suo arrivo all’Empireo, ovvero il luogo santissimo dove risiede Dio con la sua schiera di angeli. Ma cosa comporta il viaggio di Dante nel ventunesimo secolo se non un po’ di speranza per tutti gli esseri umani che oggigiorno, nel 2021, si trovano in una situazione assurda che preclude la possibilità di guardare aldilà di ogni male che travolge, direttamente e non, le vite di ogni essere umano, per colpa di un virus? Forse l’unica scelta che ci resta è volgere lo sguardo in alto, al cielo e isolarci dal mondo che conosciamo per raggiungere l’ignoto, come fece il “Sommo Poeta”, perché solo grazie a lui possiamo prospettare un futuro migliore, un futuro pieno di vita, un futuro dove le vite degli umani non vadano sprecate dietro a dei telefonini, ma si esca, si stia all’aria aperta, che sia un parco, un giardino, un lago, il mare, una montagna o semplicemente la Scuola. La Scuola è mancata e manca in questo duro periodo; manca la vicinanza di un professore che guardandoti negli occhi ti promette di non lasciarti sprofondare nelle tante domande rispondendo a ognuna di esse, sperando che quell’alunno valga e faccia vedere al mondo di che pasta è fatto, perché anche se noi alunni non pensiamo mai che i professori possano capirci, loro sperano in noi per il futuro. Perché loro lavorano con l’amore negli occhi, con la gioia di insegnare a divenire esseri umani migliori, insegnare a tutti i giovani che un giorno questo mondo sarà nelle loro mani e, quindi, non bisogna distruggerlo ma occorre difenderlo altrimenti di esso non rimarrà nulla, che se l’amore esiste ed è reale bisogna usarlo per “conquistare” un mondo migliore. È di fondamentale necessità questo concetto perché bisogna sottrarre il mondo agli artigli di uomini e donne che non hanno fatto altro che manipolarlo al solo scopo di guadagnare ricchezze e prestigio. Ma cosa se ne faranno mai di tutti i beni materiali e dei soldi quando un giorno anche quelle donne e quegli uomini moriranno, saranno sottoterra, chiusi in delle bare, magari costose, dove non potranno più sfoggiare tutti i loro averi? Prendiamo dunque in mano la vita, aggrappiamoci ad essa e alle emozioni, non ai soldi, non alle nuove scarpe, non a tutto ciò che ci può rendere ricchi di beni ma poveri di cuore.
L’essere umano vive per l’amore, se questo viene a mancare non si riesce a vivere più soddisfatti, si vivrà poveri pur essendo ricchi, si vivrà soli pur essendo sempre circondati dalle persone, si vivrà male. Questo ci insegna Dante, ci insegna ad Amare con la A maiuscola. Lui corse dietro a Beatrice per tutta la sua vita, iniziò ad amarla dopo la sua morte, la cercò fino in paradiso, la raggiunse e finalmente e solamente lì, ne sono sicura, la sua vita fu completa, anche se solo per un piccolo attimo; perché l’amore è così, arriva e sono fuochi d’artificio, botti, luci, colori, ma a fine festa si ritorna soli, ma speranzosi perché ci saranno altre occasioni, ci saranno altri fuochi, ci saranno nuove strade, ci saranno nuovi volti, ci sarà un mondo nelle nostre mani e a noi spetta solo un dovere, saperlo guidare, perché per prima cosa la storia ci insegna a non rifare gli errori del passato, poi ci insegna ad amarlo. Tantissime volte ho pensato a quanto sarebbe bello vivere negli anni ‘20 o ‘30, a quanto sarebbe bello passeggiare in mezzo ai boschi dove un raggio di sole ti accarezza la faccia lievemente e lì nasce un sorriso, quanto mi piacerebbe vivere il momento dell’innamoramento di persona e non da un telefono, dove tutti siamo schedati, siamo matricole, siamo pupazzi nelle mani dei potenti. Siamo MERCI.
Questo ci insegna il sempreverde Dante, ci insegna a vivere, a lottare, a sognare ad occhi aperti, coscienti del fatto che senza sogni la vita è solo un soffio di vento che non porta con sé nessun odore, nessun pensiero, nessuna virtù.
Spero nel futuro e personalmente farò di tutto per migliorare il mondo in cui viviamo, farò di tutto pur di non sentire più in televisione notizie di situazioni tragiche come quella di qualche giorno fa. Una bambina di 10 anni si è suicidata in bagno con la cintura di un accappatoio solo per il semplice motivo che vi era una challenge su uno dei tanti social media; la bimba è morta e i suoi piccoli organi sono stati donati. Siamo merce nelle mani di un mondo che ci vuole uccidere, siamo componenti di un sistema marcio, puerile e meschino, dove la vita non è più definita come un dono, ma come una cosa scontata, di poco valore, stupida.
Cari esseri umani, non esistono le vite infinite come nei videogiochi, non esiste il RESET dopo un GAME OVER, non esiste il “tanto lo rifaccio da capo”, non esiste nulla che non sia ora e subito. Le cose vanno conquistate con tempo, pazienza e buona volontà. La vita è speciale e aspetta solo noi, facciamoci avanti, viviamola a pieno, facciamo di un dono un’occasione. Non facciamoci prendere dalla noia, non avremo tempo per questo, il tempo non è mai stato a favore degli uomini, infatti, i più grandi incidenti della storia sono stati causati dal tempo, dalle incomprensioni e da uomini privi di umiltà. Il tempo non ci aspetta, corriamo a prendere tutto ciò che vogliamo, dichiariamoci per primi, amiamo, lottiamo per ogni singolo punto di questa nostra Partita, non pensiamo che siccome il punteggio è 24 pari dobbiamo abbassare la testa e farci pestare dagli avversari, la partita dura tutta la vita, non ci si deve arrendere, si deve vincere alla fine. Ricordo che una volta il mio allenatore mi disse che proprio quando ero stanca dovevo dare il massimo di me, che proprio nel momento in cui senti il tuo corpo tremare e il fiato sparire devi fare lo sprint finale, senza pensare alla meta, perché non è quella lo scopo del viaggio, lo scopo del viaggio è il viaggio stesso.



Alessia Micieli – Classe 5^ S1