La vita a volte è ingiusta
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Ma
non sottovalutare la mia voglia di lottare
Perché
è rimasta uguale
Non
sottovalutare di me niente
Sono
comunque sempre una combattente […]
E
anche se il mondo può far male
Non
ho mai smesso di lottare
È
una regola che vale in tutto l’universo
Perché
chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E
in questa lacrima infinita
C’è
tutto il senso della mia vita
Combattente, Fiorella Mannoia
Con la creazione del mondo, della vita e dell’uomo Dio
ha creato delle “cose” che era meglio non realizzasse: LE MALATTIE. Talvolta la vita ci riserva delle brutte sorprese
portandoci delle malattie, a volte dalla nascita, altre volte durante il
percorso della vita, malattie che ti costringono a cambiare le tue abitudini.
Ti ritrovi seduta su una sedia a rotelle, condannata a vita a dipendere dagli
altri, ed è allora che inizi a chiederti: “Ma io vivo davvero? Una persona può sopportare davvero tutto questo?”
Personalmente credo di no. Credo sia ingiusto che una
persona debba subire e sopportare tutto questo, anche perché penso che questa
non sia vita, ma una condanna eterna. Io trovo ingiusto che una persona debba
perdere la libertà totale e dipendere da un’altra persona e proprio per questi
motivi ci sono molte persone che si lasciano andare mentre altre, nonostante
tutto e pur sapendo che la loro è una battaglia persa in partenza, portano
avanti la famiglia e continuano a lavorare senza farsi abbattere.
Qualche anno fa ho conosciuto una persona che è
affetta da una malattia a me sconosciuta e un giorno abbiamo avuto l’occasione
di poter parlare e conoscerci meglio. Mi ha raccontato che a causa della sua
malattia subisce spesso ingiurie e prese in giro e che spesso viene considerata
incapace di fare le cose perché malata o handicappata. Io, onestamente, non
l’ho mai considerata come una persona malata o handicappata solo perché affetta
da una malattia; anzi, per me è stata una lezione di vita per la forza, il
coraggio e la determinazione che questa persona ha dentro di sé. L’ho sempre
vista come una persona sincera e leale, con un cuore grande e aperto a tutti, che
non si lascia abbattere facilmente dalle difficoltà che la malattia la
costringe ad affrontare quotidianamente e, soprattutto, che non si fa prendere
in giro da nessuno. In alcuni casi ho anche cercato di aiutarla come potevo e, nel mio piccolo, spero di averlo fatto bene. Sin dal primo momento ho visto
questa persona bella dentro, perché in fondo la vera bellezza non sta
nell’indossare abiti firmati o un tacco 12, per poi essere scorbutici con
tutti, maleducati e bugiardi. Secondo me la vera bellezza sta dentro ognuno di
noi, sta nel cuore. E non importa se non indossi vestiti firmati o un tacco 12,
l’importante è essere onesti, leali, sinceri, educati e gentili con tutti.
Tutto il resto, secondo me, viene dopo.
Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle
apparenze, perché la vera bellezza si trova nel cuore.
Dal film Beauty and the beast
Alessia Antoci - Classe 4^ S1