La storia del piccolo Vittorio Fortunato
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| Immagine tratta dal web |
Il 4 novembre dello scorso anno a Ragusa è stato trovato da
un macellaio, davanti al suo negozio, un neonato avvolto in una coperta e messo
in una busta della spesa.
Il piccolo di 3 kg arrivato in ospedale, al Giovanni Paolo II di Ragusa, freddo, con un basso livello di glicemia e con ancora attaccato il cordone ombelicale ha rischiato un'emorragia. Adesso sta bene ed è in salute. Il comune di Ragusa ha aperto per lui un conto corrente sul quale stanno arrivando tante donazioni. Il tribunale dei minori di Catania, tra le tante richieste di adozioni del piccolo Vittorio Fortunato, lo ha affidato a una famiglia con un provvedimento non definitivo per un anno.
E intanto proseguono le indagini e quello che sembrava il “salvatore” in realtà è il presunto padre del piccolo; l'uomo, di origini modicane, è già stato posto ai domiciliari per abbandono di minori ed è in attesa di processo. Da lui si è arrivati alla madre, una donna modicana di 41 anni, a quanto pare plagiata dal macellaio. Ha nascosto la gravidanza e partorito in casa probabilmente assistita dal macellaio e adesso, pentita del suo gesto, rivuole indietro il bambino.
E mentre proseguono le indagini da più fronti arrivano accuse, giustificazioni e condanne.
Sbagliare è umano... salvare il salvabile è doveroso!
Concludo suggerendo a chi dovesse trovarsi in simili situazioni, che la legge permette il parto in ospedale in anonimato e in sicurezza sia per la mamma sia per il bambino con iniziative come Culle per la vita. Non siamo più nell'antichità quando i bambini nati da qualche ora che non si volevano tenere per svariati motivi venivano deposti in delle “ruote” per lo più in legno, sotto i conventi dove delle persone se ne prendevano cura. Oggi abbiamo la fortuna di avere molte strade da intraprendere se non si vuole tenere un bambino avuto ‘per errore’, sia per i più grandi che per i più giovani.
Il piccolo di 3 kg arrivato in ospedale, al Giovanni Paolo II di Ragusa, freddo, con un basso livello di glicemia e con ancora attaccato il cordone ombelicale ha rischiato un'emorragia. Adesso sta bene ed è in salute. Il comune di Ragusa ha aperto per lui un conto corrente sul quale stanno arrivando tante donazioni. Il tribunale dei minori di Catania, tra le tante richieste di adozioni del piccolo Vittorio Fortunato, lo ha affidato a una famiglia con un provvedimento non definitivo per un anno.
E intanto proseguono le indagini e quello che sembrava il “salvatore” in realtà è il presunto padre del piccolo; l'uomo, di origini modicane, è già stato posto ai domiciliari per abbandono di minori ed è in attesa di processo. Da lui si è arrivati alla madre, una donna modicana di 41 anni, a quanto pare plagiata dal macellaio. Ha nascosto la gravidanza e partorito in casa probabilmente assistita dal macellaio e adesso, pentita del suo gesto, rivuole indietro il bambino.
E mentre proseguono le indagini da più fronti arrivano accuse, giustificazioni e condanne.
Sbagliare è umano... salvare il salvabile è doveroso!
Concludo suggerendo a chi dovesse trovarsi in simili situazioni, che la legge permette il parto in ospedale in anonimato e in sicurezza sia per la mamma sia per il bambino con iniziative come Culle per la vita. Non siamo più nell'antichità quando i bambini nati da qualche ora che non si volevano tenere per svariati motivi venivano deposti in delle “ruote” per lo più in legno, sotto i conventi dove delle persone se ne prendevano cura. Oggi abbiamo la fortuna di avere molte strade da intraprendere se non si vuole tenere un bambino avuto ‘per errore’, sia per i più grandi che per i più giovani.