lunedì 22 febbraio 2021

Salva il loro cuore e salverai la loro vita…

L’ultima occasione




Immagine tratta dal web
Un battito, tutto inizia, tutto finisce. Ecco, è proprio la parola fine che Giorgia, una ragazza di appena sedici anni, non vuole accettare. Quella mattina erano accadute troppe cose; la chiamata dell’ospedale, la paura, la corsa per arrivare, per poi trovare una situazione che le avrebbe cambiato la vita. I medici dicevano che non c’era più niente da fare, al padre di Giorgia rimanevano gli ultimi attimi. Attimi durante i quali Giorgia, con la sua mente, non era lì; era a tutti i compleanni, le recite, le giornate di festa così come anche le giornate dure che lei aveva trascorso da sola con sua madre, quando il padre stava fuori casa per giorni e giorni, quasi dimenticandosi della sua famiglia. Sua madre, proprio lei era stata la sua ancora, fino a quando un incidente le strappò di mano la sua faticosa vita, lasciando sola la piccola Giorgia. Giorgia, non riusciva a capire il perché di tutto questo, non riusciva proprio ad accettare quella solitudine che l’aveva accompagnata in tutta la sua infanzia ed adolescenza, periodi in cui si ha bisogno dell’appoggio di una madre e anche di un padre, che però per Giorgia non c’era mai; forse suo padre, se può definirsi tale, preferiva l’alcool, il fumo, a lei?! Beh, preferiva non pensarci, anche se da un lato era impossibile non farlo; la malattia poi… le sue coronarie ormai si stavano ostruendo del tutto, portando con loro la previsione di un triste destino che non sarebbe stato molto lontano. Ad interrompere questo angoscioso momento era stata l’infermiera che con un misto di freddezza ma allo stesso tempo di dolcezza, disse: <<Tuo padre vorrebbe parlarti.>> Giorgia decise di entrare, erano passati dieci anni dall’ultima volta che lo aveva visto, ricordava ancora quella sera. Lei era con la madre, giocavano felici, ma poi un rumore, una porta che sbatte ed un <<Giorgia vai in camera tua>>, e poi?! Poche parole che riuscivano a sovrastare le lacrime di una donna, che come segno di gratitudine per il suo amore, ricevette una porta chiusa in faccia da parte di un uomo che se fosse rimasto un attimo in più avrebbe lasciato un’impronta nel viso oltre che nell’anima della moglie. Ma quella volta era diverso, quella porta chiusa rappresentava infatti la barriera definitiva tra Giorgia e suo padre.
<<Ehi come stai?>>, fu tutto quello che suo padre riuscì a dire appena la vide. Lei, dopo qualche minuto rispose: <<Perché l’hai fatto papà? Non eri felice di quello che avevi, non ti importava di noi?>>
<<Non è trascorso anno, mese, giorno o attimo in cui non vi pensassi. Mi dicevo sempre che ormai era tardi, ma la verità è che ero solo e fragile.>>
<<Papà non eri solo>>, e piangendo continuò: <<E NON LO SARAI MAI.>> E tutto si fermò, lei gli prese la mano e lui prima di chiudere gli occhi disse: <<Aiuta le persone come me, salva il loro cuore e salverai la loro vita. Ti voglio bene figlia mia.>> E così dicendo il padre di Giorgia, aveva tracciato un segnale indelebile nell’esistenza della figlia, quello della prevenzione e di un sereno stile di vita, senza alcool e sigarette ma con le cose e le persone “indispensabili” per il nostro CUORE.


Alessia Cicero - Classe 5^ T1