martedì 27 aprile 2021

Pandemia da musica

La musica come luogo di conforto

 


Immagine tratta dal web
Che sia leggera o leggerissima, la musica è un po’ come una mattina di inizio estate dopo giorni di cielo grigio, quando esci fuori, respiri a pieni polmoni e sorridi perché ti trasmette serenità e allegria; quindi, si può dire che è un raggio di sole da portare con sé in ogni dove e in qualunque momento. La musica è un mondo, un luogo in cui tutti possono rifugiarsi e stare bene. In essa trovi “parole senza mistero/allegre ma non troppo”.
Si potrebbe considerare come una medicina la quale, però, non aiuta a star bene fisicamente, perché ha effetto dentro di te; è capace di toccarti dentro, sa trasmettere sensazioni, sentimenti e messaggi, riesce a far sentire compreso chi l’ascolta. Non è solamente un suono, una melodia, è sentimenti ed emozioni. Non è un posto solo per determinate persone, lo è per tutti. Che si stia cantando, suonando, ascoltando oppure ballando sulle sue note, la musica ha anche la capacità di distrarti, di far sparire pensieri e fatica, anche solo per un momento. Riesce anche ad unire le persone come è successo nell’ultimo anno e mezzo vissuto in piena pandemia. A risentire di più di questa situazione siamo stati proprio noi giovani adolescenti. Abbiamo perso il senso di ogni cosa: c’è chi ha perso amici, parenti, chi è rimasto solo… Si sono persi baci, abbracci, feste ma la musica non ha mai abbandonato nessuno. Si è fermata in un angolo ad aspettare che qualcuno la cercasse. È stata in grado di farci sentire meno soli. Si è presentata sui balconi, per le strade, in tv. Non c’era momento in cui sentivi la sua mancanza.
Immagine tratta dal web
Cantando e suonando sui balconi delle nostre case ci siamo sentiti vicini, nonostante il Covid-19. Nei primi giorni di lockdown, nel marzo dello scorso anno, sbocciavano fiori tanto la felicità di non andare a scuola, di non fare compiti, interrogazioni era alta, ma più i giorni passavano, più i fiori appassivano. Diventavi più buia, cupa, monotona e volevi qualcosa che proprio non potevi permetterti, come ad esempio un abbraccio dei nonni. Riuscivi a capire tutti i valori che prima non erano importanti. Proprio in quei momenti la musica c’è stata sempre, e c’è ancora. È quell’amica di cui puoi sempre fidarti, a cui puoi raccontare ogni singola cosa e che non ti volterà mai le spalle. Sarà sempre lì, pronta ad asciugarti le lacrime che scivoleranno sul tuo volto e a farti rialzare e sentire più forte.

 

 


Diletta Civello e Desiree Rosa – Classe 3^ GR1