Un appello agli adulti
Immagine tratta dal web |
Ragazze
drogate, stuprate e a volte anche uccise, ragazzi che volevano semplicemente
andare a divertirsi a una festa privata e si sono ritrovati drogati e
violentati da adulti, adulti che dovrebbero insegnare il rispetto, adulti che
dovrebbero insegnarci a fare scelte giuste nella nostra vita.
Non bisogna fare
di tutta l’erba un fascio e fortunatamente le persone “normali” esistono e sono
molte, ma spesso queste stesse persone non riescono ad aiutare ragazzi in
difficoltà perciò, purtroppo, questi ultimi non si sentono compresi da nessuno
o magari quel qualcuno che prova ad aiutarli non lo fa nel modo giusto, non lo
fa con amore. In questi casi arriva un amico o un compagno di classe o uno
sconosciuto che dice a un ragazzo debole che esistono sostanze che potrebbero
farlo distrarre dalla sua sofferenza, dal suo malessere, allora lui, o un
ragazzo con una compagnia sbagliata, nega la sua frustrazione e si lascia
andare a questa tentazione di cercare la felicità; ma purtroppo ciò che non
capisce è che cercare piacere e felicità in questo modo lo porterà a un futuro
pieno di problemi o, ancora peggio, a una morte prematura. È impossibile
eliminare definitivamente l’uso di stupefacenti, però si può educare la MIA
generazione a stare lontana dalla tentazione di farne uso. Noi siamo il futuro
e un ragazzo della mia età che cresce con queste fondamenta, cioè che la droga
fa male, un giorno quando sarà adulto proverà ad aiutare le generazioni future,
in una sorta di passaggio di testimone. Prevenire è
sempre meglio che curare, perciò adulti teneteci lontani nel modo giusto dalle
droghe, non aiutateci quando ormai sarà troppo tardi. Secondo me, per fare una
buona prevenzione è necessario che nei luoghi dove passiamo la maggior parte
del nostro tempo ci insegnino a fare scelte giuste; a casa, la figura del
genitore, importantissima, ci deve INSEGNARE lo stile di vita giusto, la scuola
invece ci deve dare la possibilità di ACCULTURARCI, facendoci parlare con
figure professionali che potrebbero evitare di farci buttare la nostra vita in
un cassonetto.
Nicola Caschetto - Classe 4^ GR1