mercoledì 15 dicembre 2021

I problemi del mondo

Un invito a riflettere



Immagine tratta dal web
Con la creazione del mondo nascono anche i problemi che ancora oggi ci circondano: guerre, povertà, malattie, sofferenza, disabilità, violenza sulle donne. Mi piacerebbe se di tutto ciò si parlasse a scuola in egual modo, tra un evento storico e un canto della “Divina commedia”, perché molte persone credono che questi problemi non esistano o se esistono sono molto lontani da loro. Io penso che sia giusto ogni tanto confrontarsi con i compagni di classe e con gli insegnanti su questi argomenti per fare un’azione di sensibilizzazione su queste tematiche.
Alcune persone, affette da malattie gravissime, scelgono l’eutanasia, ma in Italia non è legale, e allora mi chiedo: “Perché non ci chiediamo cos’è l’eutanasia e se è giusto renderla legale? Perché a volte non ci mettiamo dei panni delle persone affette da determinati tipi di malattie, scegliendo di porre fine alla loro vita prima dei loro giorni?”
Intorno a noi vivono persone affette da malattie e disabilità che a causa della nostra ignoranza vengono ingiuriate continuamente e chiamate “malate” o “handicappate”, e spesso a causa di questo vengono escluse dalla società.
Personalmente credo che sia sbagliato usare queste parole per definire le persone colpite da queste disgrazie a causa dello sporco gioco della vita e del destino. È ingiusto che queste persone debbano sentirsi dire che hanno perso la loro battaglia in partenza.
Nonostante le ingiurie e la consapevolezza della “sconfitta”, ci sono persone che non si lasciano abbattere e anche se sono obbligate a cambiare il proprio stile di vita e a seguire terapie farmacologiche pesantissime lavorano e portano avanti la famiglia. Conducono una vita semi-normale...
Voi che leggete vi starete chiedendo: “A noi cosa interessa? Tanto alla fine sono destinate a morire così. Noi non possiamo fare niente.”
Da un lato avete ragione perché purtroppo siamo impotenti di fronte a questi brutti scherzi della vita, ma dall’altro vi sbagliate perché queste persone possono essere aiutate: con l’evoluzione della tecnologia è possibile cercare un “rimedio” alle malattie, anche se non a tutte, tramite la RICERCA. Ma spesso molti tipi di ricerche non vengono finanziate in modo corretto.
Ci sono persone affette dal cancro che seguono cicli di chemioterapia, finché il corpo regge, se non li rigetta già in partenza, e nonostante questo, ancora oggi, non è possibile sconfiggere il cancro.
Ci sono persone affette da malattie che non si conoscono o si conoscono pochissimo.
Ci sono persone giovani, e anche bambini, che muoio di leucemia.
Quindi vi chiedo gentilmente: cerchiamo di capire che queste brutte bestie esistono, anche se non ci toccano personalmente. Quando ci capita di avere accanto una persona malata o disabile, cerchiamo di metterci nei suoi panni; iniziamo a capire che di malattie a volte si muore senza dignità. Cerchiamo di comprendere quanto sia brutto per queste persone sentirsi dire da un medico: “Lei è affetto/a da questa determinata malattia, di cui purtroppo non si sa tanto. Lei è destinato/a, presto o tardi che sia, a rimanere paralizzato/a, a letto e attaccato/a ad un respiratore, morendo praticamente senza un minimo di dignità.”
Con questo articolo vorrei farvi riflettere su quello che vive intorno a noi.
Per combattere le malattie servono i ricercatori, e a loro serve il nostro contributo. Impegniamoci, nel nostro piccolo, se veramente abbiamo un cuore, a rendere la vita delle persone affette da patologie una vita migliore, anche solo con un sorriso e con piccoli gesti gentili.
Questo articolo è scritto sulla base di molte esperienze vissute personalmente, che mi hanno insegnato tanto.  Grazie a quanti di voi lo leggeranno e, soprattutto, grazie a chi rifletterà.

 

Immagine tratta dal web
SONO UN UOMO CON UNA DISABILITÀ EVIDENTE IN MEZZO A TANTI UOMINI CON DISABILITÀ CHE NON SI VEDONO.

EZIO BOSSO






Alessia Antoci – Classe 4^ S1