venerdì 10 dicembre 2021

La poesia salva la vita

“15 anni in cammino tra… Poesia Letteratura Musica Arte Teatro Storia”




L’I.I.S “Archimede” di Modica è sempre presente agli eventi culturali della città di Modica.
Stamattina la classe 4CA - indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio dell’“Archimede” ha partecipato a “15 anni in cammino tra… Poesia Letteratura Musica Arte Teatro Storia”, organizzato dal Caffè letterario S. Quasimodo e rivolto agli studenti degli Istituti superiori della città.
L’incontro ha voluto essere un’occasione per avvicinare i giovani al mondo della poesia, del teatro e dell’arte in generale.Il poeta emergente modicano prof. Giuseppe Macauda, regista e coordinatore dell’evento, ha saputo catturare l’attenzione degli studenti presenti con semplicità e con un linguaggio colloquiale.
La mattinata è stata ricca di interventi e forti emozioni suscitate dai vari ospiti.
Dopo il saluto dell’assessore alla cultura Maria Monisteri, è intervenuto l’ospite d’onore, l’attore modicano Andrea Tidona, che ha raccontato come è nata in lui la passione per il teatro e ha evidenziato come una volta, nell’era della pagina scritta e non digitale, l’unico divertimento per i giovani era quello di andare al cinema.  Il famoso attore ha spiegato quanto sia importante l’umiltà per chi vuole fare arte, che sia poesia o teatro o cinema. Non bisogna rinnegare mai le proprie origini - continua Tidona - anche se a volte il passato non è stato tanto felice. Alla domanda posta da uno studente, se preferisce interpretare personaggi simili alla sua personalità, Tidona risponde che interpretare è un po’ come “tradire”, trasmettere qualcosa attraverso il linguaggio teatrale o poetico e spesso interpretare personaggi lontani dalla propria personalità è più divertente, ma anche più costruttivo in quanto aiuta a conoscere meglio se stessi.
Tra i vari interventi quello del poeta, saggista nonché presidente del Caffè letterario, Domenico Pisana, che ha ribadito il ruolo della poesia nella sua vita. Pisana è stato introdotto dalla poetessa e critico letterario, prof.ssa Lucia Trombadore, che ha sottolineato il potere terapeutico della poesia che, secondo lei, cura tutte le ferite.
La poesia - dice Pisana - è quella zattera a cui mi appoggio nei momenti di sconforto e difficoltà; la poesia salva la vita. La poesia – continua ancora Pisana - è la capacità di mettere in versi le esperienze e le emozioni del cammino della vita.
A rendere più ricca la manifestazione, una serie di videomessaggi come quello di Alessandro Quasimodo, attore, regista e poeta italiano, nonché figlio del poeta siciliano Salvatore Quasimodo, e quello di Naji Naaman, presidente della Fondazione “Naaman” in Libano, che ha colto l’occasione per manifestare la sua intenzione di donare una serie di opere poetiche e non alla biblioteca dell’associazione Quasimodo.
La giornata è stata allietata anche da momenti di recitazione e di intermezzi musicali.
Giovanna Drago e Giovanni Blundetto della Compagnia teatrale “I Cuturri” di Scicli ci hanno deliziato con la recitazione di alcune poesie dialettali, come “U re e u picuraru” di Carmelo Assenza, “Sicilia, nu suli la ciamau” di Giovanni Ragusa e “A mugghieri” di Giuseppe D’Avola.
Sono state recitate anche “Trovami dove germoglia un fiore” di Domenico Pisana e “Troni di pietra” di Giuseppe Macauda.


Gli intermezzi musicali sono stati curati dal “Flute Quartet” guidati dal maestro Giovanni Giaquinta.
A completare il panorama artistico è intervenuto il pittore Guido Cicero autore di dipinti ispirati alla “Divina Commedia”.
Infine, a conclusione dell’intensa mattinata, rispondendo alle domande di alcuni studenti, lo scrittore Macauda spiega che i suoi versi non nascono dalla nostalgia, intesa come pensiero negativo, ma vista come pensiero e ricordo di un mondo bello che vuole far rivivere attraverso la poesia. Solo attraverso la poesia - continua Macauda - ho capito che la mia è stata un’infanzia felice, nonostante fosse vissuta nella semplicità di poche cose. Le mie poesie - conclude Macauda - non devono far pensare che io voglia rimanere legato al passato, ma soltanto che voglio stare nel mondo presente e nel mio tempo con il mio bagaglio di esperienze ed emozioni vissute.




 
Prof.ssa Ines Civello