“15 anni in cammino tra… Poesia Letteratura Musica Arte Teatro Storia”
L’I.I.S “Archimede” di Modica è sempre presente agli eventi
culturali della città di Modica.
Stamattina la classe 4CA -
indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio dell’“Archimede” ha partecipato a
“15 anni in cammino tra… Poesia Letteratura Musica Arte Teatro Storia”, organizzato
dal Caffè letterario S. Quasimodo e rivolto agli studenti degli Istituti
superiori della città.
L’incontro ha voluto essere un’occasione per avvicinare i giovani al mondo della poesia, del teatro e dell’arte in generale.Il poeta emergente modicano prof. Giuseppe Macauda, regista e coordinatore dell’evento, ha saputo catturare l’attenzione degli studenti presenti con semplicità e con un linguaggio colloquiale.
L’incontro ha voluto essere un’occasione per avvicinare i giovani al mondo della poesia, del teatro e dell’arte in generale.Il poeta emergente modicano prof. Giuseppe Macauda, regista e coordinatore dell’evento, ha saputo catturare l’attenzione degli studenti presenti con semplicità e con un linguaggio colloquiale.
La mattinata è stata ricca di interventi e forti emozioni
suscitate dai vari ospiti.
Dopo il saluto dell’assessore
alla cultura Maria Monisteri, è intervenuto l’ospite d’onore, l’attore modicano
Andrea Tidona, che ha raccontato come è nata in lui la passione per il teatro e
ha evidenziato come una volta, nell’era della pagina scritta e non digitale,
l’unico divertimento per i giovani era quello di andare al cinema. Il famoso attore ha spiegato quanto sia
importante l’umiltà per chi vuole fare arte, che sia poesia o teatro o cinema.
Non bisogna rinnegare mai le proprie origini - continua Tidona - anche se a
volte il passato non è stato tanto felice. Alla domanda posta da uno studente,
se preferisce interpretare personaggi simili alla sua personalità, Tidona
risponde che interpretare è un po’ come “tradire”, trasmettere qualcosa
attraverso il linguaggio teatrale o poetico e spesso interpretare personaggi
lontani dalla propria personalità è più divertente, ma anche più costruttivo in
quanto aiuta a conoscere meglio se stessi.
Tra i vari interventi quello del
poeta, saggista nonché presidente del Caffè letterario, Domenico Pisana, che ha
ribadito il ruolo della poesia nella sua vita. Pisana è stato introdotto dalla poetessa
e critico letterario, prof.ssa Lucia Trombadore, che ha sottolineato il potere
terapeutico della poesia che, secondo lei, cura tutte le ferite.
La poesia - dice Pisana - è quella
zattera a cui mi appoggio nei momenti di sconforto e difficoltà; la poesia
salva la vita. La poesia – continua ancora Pisana - è la capacità di mettere in
versi le esperienze e le emozioni del cammino della vita.
A rendere più ricca la manifestazione,
una serie di videomessaggi come quello di Alessandro Quasimodo, attore, regista
e poeta italiano, nonché figlio del poeta siciliano Salvatore Quasimodo, e
quello di Naji Naaman, presidente della Fondazione “Naaman” in Libano, che ha
colto l’occasione per manifestare la sua intenzione di donare una serie di
opere poetiche e non alla biblioteca dell’associazione Quasimodo.
La giornata è stata allietata
anche da momenti di recitazione e di intermezzi musicali.
Giovanna Drago e Giovanni
Blundetto della Compagnia teatrale “I Cuturri” di Scicli ci hanno deliziato con la
recitazione di alcune poesie dialettali, come “U re e u picuraru” di Carmelo
Assenza, “Sicilia, nu suli la ciamau” di Giovanni Ragusa e “A mugghieri” di
Giuseppe D’Avola.
Sono state recitate anche
“Trovami dove germoglia un fiore” di Domenico Pisana e “Troni di pietra” di
Giuseppe Macauda.
Gli intermezzi musicali sono
stati curati dal “Flute Quartet” guidati dal maestro Giovanni Giaquinta.
A completare il panorama
artistico è intervenuto il pittore Guido Cicero autore di dipinti ispirati alla
“Divina Commedia”.
Infine, a conclusione dell’intensa
mattinata, rispondendo alle domande di alcuni studenti, lo scrittore Macauda
spiega che i suoi versi non nascono dalla nostalgia, intesa come pensiero
negativo, ma vista come pensiero e ricordo di un mondo bello che vuole far rivivere
attraverso la poesia. Solo attraverso la poesia - continua Macauda - ho capito
che la mia è stata un’infanzia felice, nonostante fosse vissuta nella
semplicità di poche cose. Le mie poesie - conclude Macauda - non devono far
pensare che io voglia rimanere legato al passato, ma soltanto che voglio stare
nel mondo presente e nel mio tempo con il mio bagaglio di esperienze ed
emozioni vissute.
Prof.ssa Ines Civello