domenica 5 novembre 2023

Testimonianze dal fronte

La Storia di Daniel

Testimonianze dalla guerra Israelo-Palestinese

Qualche settimana fa, è scoppiata una guerra tra Israele e la Palestina per ragioni religiose e territoriali. Guardando il programma televisivo d'informazione Tagadà di La7, mi ha particolarmente colpito la storia di Daniel Lanternari che con la moglie, 3 figli e 2 cani hanno visto letteralmente la loro morte in faccia.   

Le sirene, i boati e la paura: questo è quello che guardano, che sentono e che provano Daniel e la sua famiglia la mattina del 7 ottobre a Ghaza, attacco che poi si rivelerà l'inizio di questo nuovo conflitto. La definisce una situazione insolita da quelle che si verificano normalmente in quella zona. Terrorizzato, decide di scendere con la sua famiglia nella camera di sicurezza della loro abitazione (cosa che in quei territori quasi tutte le case hanno) e cerca insieme alla moglie di mantenere la calma, tranquillizzare i figli e cercare di non far abbaiare i cani. Quando il tutto sembra più attenuato, Daniel decide di portare il figlio in bagno e guardando dalla finestra vede il peggio: i miliziani sono lì, vicino alle loro abitazioni. Cominciano a sparare e loro rientrano immediatamente al sicuro avvisando anche la vicina che altrimenti sarebbe morta a causa di una bomba a mano lanciata nella sua camera da letto. La tensione cresce fino a quando Daniel non sente che qualcuno sta provando a forzare anche la sua finestra che fortunatamente però non riesce ad aprire. Si sentono spari sempre più vicini, urla, strilla... I miliziani riescono ad entrare nella loro casa distruggendo tutto. Loro stanno in silenzio, persino i cani stranamente non abbaiano. Pensano che sia arrivata la loro ora fin quando all'incirca 12 ore dopo, senza acqua e senza cibo, grazie all'esercito riescono a scappare e mettersi al sicuro scoprendo anche che i vicini che stavano dietro di loro erano morti a causa di un attacco presumibilmente fatto da un gruppo diverso dal loro. E se invece quello stabile fosse stato il loro, cosa sarebbe successo? Ai microfoni lui definisce che in quel momento è come se fosse rinato, ma poi rifletteva sul fatto che nulla ormai gli avrebbe restituito la normalità.                                                                                                         

Speriamo che si trovi un compromesso tra tutte e due le parti per porre fine a questa guerra assurda, perché il prezzo più alto lo stanno pagando i civili. Ognuno ha le sue ragioni, le proprie opinioni, ma le vittime non le potrà dare più indietro nessuno. Facendo così, che insegnamento si darà alle generazioni future? Quello della guerra per ottenere qualcosa prepotentemente in cambio? La legge della violenza detta le regole!

Nel 2023 è inammissibile che ancora accada tutto questo! Esiste il dialogo, strumento che spesso si tende a sottovalutare troppo e che invece dovrebbe prevalere su tutto. In poche parole, la guerra è un fallimento umano. Una delle cose se non la prima che l'uomo può architettare con crudeltà per provocare danni anche agli innocenti. Concludo con un a citazione che ritengo davvero adeguata al momento che stiamo vivendo del grande Lev Tolstoj il quale diceva: "Il fuoco non può spegnere il fuoco, esattamente come la violenza non può eliminare la violenza."

Salvino Costantino 2 ITC1