lunedì 11 marzo 2024

Comunità 2024

Diari dai campi

Inizialmente mi è stato dato dello stupido e cretino per aver accettato di intraprendere questo viaggio che come ci era stato detto non era una semplice gita ma un percorso che avrebbe lasciato tracce di cambiamento in ognuno di noi.

Alcuni ragazzi si sono impauriti quando hanno saputo che si doveva pernottare in un ostello, però devo ammettere che è stata la cosa più bella, perché potevamo vivere insieme a contatto con i compagni, tra risate e serate passate in allegria. 
Il nostro legame con i compagni di classe si è incrementato ulteriormente e soprattutto ho fatto nuove amicizie e ho conosciuto dei ragazzi molto in gamba.
Sapevamo che Domenica saremmo andati a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau, ma vedere tutto ciò dal vivo ti fa davvero capire che migliaia di persone sono state uccise, gli è stata portata via la loro vita e contestualmente capisci  quanta fortuna noi abbiamo oggi, che  magari ci lamentiamo perché non abbiamo la magliettina firmata.
Era un viaggio che mi ero promesso di fare nonostante le cose viste durante questa esperienza fossero davvero forti.
Abbiamo intrapreso questo viaggio con l'associazione Spostiamo Mari e Monti di Torino, e grazie agli educatori e i professori abbiamo potuto sperimentare cosa significa essere una comunità unita che non giudica il prossimo perché diverso; tutti ci dobbiamo voler bene per quello che siamo.
Vi consiglio vivamente di fare questa esperienza se ne avete la possibilità, non la dimenticherete mai anche perché capirete cosa vuol dire essere una Comunità dove ognuno è libero di esprimere il propri pensieri senza pregiudizi.
Infine ringrazio i professori e tutti gli educatori che ci hanno accompagnato in questa bellissima esperienza che rifarei senza pensarci due volte!

Giuseppe Modica Ragusa 4GR1 


Partendo dall’inizio, personalmente, non mi aspettavo nulla di che da questo viaggio, che vedevo come una semplice gita. Ma oggi ho capito di aver sbagliato.

Vedendo di persona ciò che ho sempre visto nei film, ovvero i campi di concentramento, ho capito quanto l’uomo sia stato ed è ancora oggi una persona crudele. La visita ai campi, purtroppo o per fortuna, non mi ha lasciato delle risposte, ma bensì delle domande. Questo viaggio ha fatto avvenire in me un cambiamento interiore: mi ha aiutato a capire aspetti negativi ma anche positivi tra cui: l’importanza di stare bene con sé stessi, non vergognarsi e l’importanza dell’amicizia. Il viaggio in sé, infatti, non ha solo l’obiettivo di ricordare le persone vittime dello sterminio, ma anche di far creare una comunità, e nel mio caso è successo. Durante questo viaggio sono riuscito a rafforzare legami con le persone che già conoscevo, ma anche a crearne di nuovi con persone sconosciute mai viste prima. È assurdo come in soli 5 giorni ho condiviso pensieri, riflessioni, emozioni e divertimenti con delle persone che adesso considero come una seconda famiglia. Ciò che mi ha colpito di più è che, nonostante io sia timido, per la prima volta, sono riuscito ad essere me stesso grazie all'
inesistenza dei pregiudizi. Infine, voglio ringraziare infinitamente tutti i professori che ci hanno accompagnato, i nostri peer e soprattutto la mia seconda famiglia.

Diquattro Gabriele 3ITC2