venerdì 8 marzo 2024

Comunità 2024

 Comunità di memoria: Il viaggio delľanima 

Dal 1 al 5 marzo, io ed altri 68 ragazzi delľIIS Archimede abbiamo scelto di affrontare un viaggio, ma non uno qualsiasi come può essere una vacanza o una normale gita con la classe, ma un viaggio dell'anima che ci ha portato a scoprire lati nascosti di noi stessi, lati che magari prima non mostravamo a nessuno, per paura di un giudizio negativo o anche semplicemente per paura che i nostri problemi potessero non interessare gli altri, nascondendoli perciò con delle maschere. Ebbene questo viaggio ci ha insegnato a far cadere queste maschere, ad ascoltare il prossimo senza giudicarlo e soprattutto a far sentire la nostra voce nel modo giusto senza offendere o ledere chi ci sta intorno. Sono stati cinque giorni intensi sia dal punto di vista emotivo che fisico, ma nonostante ciò non sono mancati momenti di svago e soprattutto di confronto, utili a rafforzare legami già esistenti e, cosa più importante, a crearne di nuovi per poi racchiuderli tutti nella forza di un sincero abbraccio d'intesa e conforto come quelli che ci siamo scambiati all'inizio e alla fine delľincontro di restituzione in plenaria. Visitare i luoghi della memoria non è qualcosa che ti cambia in un attimo, ma è come un piccolo seme che viene piantato nella propria coscienza nel momento in cui si esce da quei posti, e che bisogna custodire nel proprio cuore e curarlo giorno dopo giorno fino a far sì che esso diventi una pianta forte e rigogliosa con radici fondate nel bene, un tronco robusto che sappia resistere ai colpi duri della vita, e una chioma che diventa sempre più ricca e più verde ogni volta che si impara qualcosa di nuovo. Non esistono ancora parole adeguate per descrivere un'esperienza come questa, ma spero comunque di aver reso ľidea, e vorrei invitare chiunque abbia un'occasione come questa a non farsela sfuggire, perché è veramente un'esperienza che ti cambia dentro e che fa bene all'anima. Adesso questi 68 ragazzi per me sono come una seconda famiglia e credo che, a prescindere da come andranno le cose nella vita, questa esperienza ci legherà e terrà uniti per sempre i nostri cuori nel ricordo di ciò che è stato e nelľimpegno preso di migliorare ciò che sarà. Infine, abbiamo anche imparato ad essere grati per le piccole cose della nostra quotidianità, per questo ringrazio veramente di cuore: i professori Peligra e Carpenzano, le professoresse Cannata, Iurato e Modica, gli educatori Eleonora, Gaia, Martina e Simone e i ragazzi per avermi accompagnato in questo meraviglioso viaggio e per aver piantato in me un seme di speranza per un futuro migliore. 
Grazie di tutto.

Samuele Civello 4S1