lunedì 25 marzo 2024

Una bolla...

Così, a caso...

illustrazione di Falco S.

Sono nel vuoto, intrappolato in un buio profondo, mi giro, mi rigiro continuo a vederlo. La mia vita è così, distesa su quel vuoto che segue verso il basso per cadere all’infinito, con le mani che premono la testa, con le lacrime che varcano le fessure di quegli occhi lucidi, con quelle pupille color castano che riflettono la luce. Ecco cosa si prova a essere diversi. Ti ritrovi da solo, ormai impassibile, cercando di non provare quelle emozioni strazianti, evitando di nutrire quel risentimento verso le persone piene di pregiudizi. Ti guardano dall’alto in basso, vedono come sei vestito, il tuo aspetto, le tue interazioni con gli altri, il tuo reddito, con cui si creano già un’idea di quello che sei, lasciandoti in disparte e con esso anche i pregi, mettendo in risalto solo i difetti. Da questo sentimento si comincia a pensare ed iniziano i problemi: hai paura di guardarti allo specchio, senti di essere sbagliato, capisci di essere inutile, si comincia a stare lontani dai luoghi troppo affollati, non incroci gli sguardi, ti metti le cuffie per far finta di non sentire, fai finta di non vedere, ti rinchiudi in una bolla da cui non riesci a uscire.    

Falco Stefano- 2ITC2